COS'È  LA MENTE?

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TESTI

Giulia Colombo

IMMAGINI

Francesco Mereu

Se da un lato è facile capire di cosa sia fatto il corpo, dall'altro delineare la natura della nostra esistenza individuale, quello strano fenomeno per cui io sono io e non tu, è sempre stato difficile.  Ma a questo interrogativo aperto chi ha tentato di dare risposta?  E quando?

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MENTE E CORPO, ALTO E BASSO

Il XVII secolo ha dato i natali alla scienza sperimentale e fatto cristallizzare la prima moderna teoria della mente di Cartesio. Richiamandosi a una tradizione che risale al pensiero greco antico, Cartesio afferma che l’essenza immateriale che governa il nostro corpo è come un software immortale: divina sovrana assoluta e motore immobile della macchina mirabile del corpo umano.

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PILOTA DI UNA  MACCHINA MIRABILE

Il dualismo cartesiano (1642)

Mentre Cartesio pensava che la mente fosse trascendente, gli Idéologues illuministi propongono che essa non sia nient'altro che un prodotto fisico dell'organo che la crea, come il respiro è prodotto dai polmoni. Pierre Jean Cabanis, medico illuminista, fonda la teoria materialistica della mente e apre il campo all’indagine scientifica dei fenomeni mentali con gli stessi metodi di quelli naturali: nasce la psicologia. [2]

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PSICOLOGIA COME SCIENZA

Il materialismo illuminista (1802)

Siamo fatti della stessa materia dei sogni, e Sigmund Freud lo dimostra facendo crollare la convinzione secondo cui siamo consapevoli di noi stessi. Non è così: ciò che pensiamo di essere è solo una funzione sociale, e la socialità è regolata da pulsioni inconsce, simili agli istinti animali. L’inconscio è un territorio da esplorare coi mezzi della scienza sperimentale, e Freud avanza una misura più in là sulla strada di ricerca aperta da Cabanis.

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L'IGNOTO DENTRO

L'inconscio di Freud (1923)

Herbert Feigl sostiene che agli stati mentali corrispondono quelli del cervello, allo stesso modo in cui un punto su una mappa corrisponde a una latitudine e una longitudine. Su questa base si attribuisce un ruolo a una regione cerebrale in una funzione cognitiva quando la funzione e l’attività nella regione sono contemporanee. Oggi il neuroimaging, che ha portato a scoprire la coscienza nei pazienti locked-in, segue questo principio.

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UN GPS PER LA MENTE

Il fisicalismo positivista (1958)

Secondo Hilary Putnam, Jerry Fodor e Daniel Dennett lo stesso stato mentale può realizzarsi grazie ad attività neurali diverse ma equivalenti: cervello e computer possono calcolare 2+2 ma in modi e strutture diverse. Lo stato mentale è operazione: non si descrive solo con l'attività neurale, perché il segnale elettrico non riassume l’informazione intera. La mente è il software, e ha bisogno di un disco rigido, il cervello, per girare.

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CONNESSIONI PER LA MENTE

Il funzionalismo (1963)

Karl Popper sostiene che la mente è quel prodotto del corpo che consente all'uomo di comunicare attraverso il linguaggio e di pianificare come modificare la realtà per i propri scopi. Per esempio, un libro su come costruire una casa è un oggetto in grado di modificare la realtà perché ha un contenuto che proviene ed è destinato alla mente dell'uomo, quindi è l'interazione tra realtà e linguaggio che genera la mente.

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COMUNICARE PER FARE

L'interazionismo (1977)

Il darwinismo neurale di Gerald Edelman sostiene che il cervello non è come un computer, ma il prodotto della sopravvivenza selettiva dei neuroni durante lo sviluppo e l'esperienza, oltre che del cambiamento delle loro connessioni nel tempo. Jean P. Changeaux, invece, sostiene che il cervello sia adattabile grazie alla variabilità epigenetica. La mente è il prodotto della plasticità del cervello, la farfalla contenuta nella crisalide Homo.

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IL NEURONE PIÙ FORTE

Modelli evoluzionistici (1978)

Margaret Boden e Douglas Hofstater sviluppano il paragone cervello-computer e ipotizzano che la mente sia computazione, cioè le operazioni che trasformano l’input in output. La mente è come la configurazione hardware: il cervello è il computer che la ospita. Una macchina sofisticata potrebbe ricreare le capacità umane fuori da un cervello: ciò è la base dell’attuale intelligenza artificiale - e di innumerevoli episodi di Futurama.

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FUNZIONE COME CALCOLO

Modelli computazionalisti e AI (1979)

Oggi nessuno dubita più che la mente non sia solo muovere un dito o immaginare il significato di una parola, ma non c'è consenso scientifico sulle definizioni migliori di mente, emozione, attenzione...L’interpretazione degli esperimenti varia a seconda della teoria e, con essa, cambiano anche le ipotesi su quale sia la causa e la conseguenza dei fenomeni, dall’aggressività alla coscienza. Senza una teoria solida sul funzionamento del cervello, ogni interpretazione è utile perché guiderà le teorie del futuro, ma siamo lontani dall’eureka! Alle neuroscienze manca la maturità della genetica, che dispone di codice genetico e genoma umano sequenziato. La scienza della mente si muove ancora in un mare di dubbi - e per questo è uno dei campi di innovazione più fertili della scienza.

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CONCLUSIONE

Viandanti sul mare  di nebbia

GLOSSARIO

STATO MENTALE Condizione in cui si trova la mente, indipendentemente dal suo contenuto; è come un orizzonte vuoto entro cui si posizionano pensieri, emozioni, ragionamenti, pianificazione di movimenti, etc. Esempi di stati mentali sono il sonno, il sogno, lo stato di eccitazione in cui ci si trova quando si è spaventati oppure felici, l'attenzione quando si ascolta la musica che ci piace... EPIGENETICO Si dice di qualsiasi variazione non ereditabile del genoma, cioè dell'insieme delle informazioni contenute in una cellula, ad esempio la molecola di DNA; le cause delle modifiche epigenetiche derivano dall'ambiente.

GIULIA COLOMBO

è una biologa appassionata di neuroscienze e di elettrofisiologia. Dottoranda in Medicina molecolare e traslazionale presso l’Università di Milano-Bicocca, sta approfondendo la sua preparazione alla ricerca sulle malattie neurologiche, senza mai dimenticare, però, l’interesse per tutte le forme di vita non umane. Nutre un amore non troppo segreto per l’arte e la scrittura – specialmente la poesia – e cerca di unire tutto ciò nella comunicazione della scienza.

è un designer della comunicazione sardo, appassionato di editoria e carta stampata, in particolare di progetti dove la comunicazione visiva si interseca con tematiche sociali e impegno civile. Nel tempo libero accumula libri e riviste che non leggerà mai, ma che fanno un figurone nella sua libreria.

FRANCESCO MEREU

BIBLIOGRAFIA

[1] Cartesio, R., Meditationes de prima philosophia, (Parigi, 1642); trad. it. Meditazioni metafisiche, a cura di S. Landucci (Laterza ed., Bari, 2019) [2] Cabanis, P. J., Rapports du physique et du moral de l'homme (Crapart, Caille et Ravier ed., Parigi, 1802) [3] Freud, S., Das Ich und Das Es (Internationaler Psycho-analytischer Verlag, Vienna, W. W. Norton & Company, 1923); trad. it. L’Io e l’Es, a cura di C. Musatti (Bollati Boringhieri ed., Torino, 1978) [4] Feigl, H., The ‘Mental’ and the ‘Physical’ (University of Minnesota Press, Minneapolis, 1958) [5] Putnam, H., Brains and Behavior (Ronald J. Butler ed., Analytical Philosophy: Second Series. Blackwell, Oxford, 1963) [6] Fodor, J., Modularity of Mind (MIT Press, Cambridge, 1983); trad. it. La mente modulare, a cura di R. Luccio (Il Mulino ed., Bologna, 1999) [7] Dennett, D., Brainstorms (MIT Press, Cambridge, 1981); trad. it. Brainstorms, a cura di L. Colasanti (Adelphi, Milano, 1991) [8] Popper, K.R. & Eccles, J.C., The Self and Its Brain: An Argument for Interactionism (Springer International ed., Berlino, 1977); trad. it. L’Io e il suo cervello, a cura di G. Minnini (Armando ed., Roma, 1977) [9] Edelman, G. & Mountcastle, V. B., Mindful Brain: Cortical Organization and the Group-Selective Theory of Higher Brain (MIT Press, Cambridge, 1978) [10] Changeux, J.-P., L’homme neuronal (Fayard ed., Parigi, 1983); trad. it. L’uomo neuronale, a cura di M. Malcovati (Feltrinelli ed., Milano, 1993) [11] Boden, M., Artificial Intelligence and Natural Man (Harvester Press, Hassocks, Sussex, 1979) [12] Hofstater, D., Gödel, Escher, Bach (Basic Books ed., New York, 1980); trad. it. Gödel, Escher, Bach, a cura di Veit B. et al. (Adelphi ed., Milano, 1990) [13] Putnam, H., Brains and Behavior (Ronald J. Butler ed., Analytical Philosophy: Second Series. Blackwell, Oxford, 1963) [14] Fodor, J., Modularity of Mind (MIT Press, Cambridge, 1983); trad. it. La mente modulare, a cura di R. Luccio (Il Mulino ed., Bologna, 1999) [15] Dennett, D., Brainstorms (MIT Press, Cambridge, 1981); trad. it. Brainstorms, a cura di L. Colasanti (Adelphi, Milano, 1991) [16] Boden, M., Artificial Intelligence and Natural Man (Harvester Press, Hassocks, Sussex, 1979) [17] Hofstater, D., Gödel, Escher, Bach (Basic Books ed., New York, 1980); trad. it. Gödel, Escher, Bach, a cura di Veit B. et al. (Adelphi ed., Milano, 1990)